Legge di attrazione e ThetaHealing.
Se fate parte dei tanti che si sono appassionati alla legge di attrazione (Grazie a “The secret” e al film da cui è stato tratto) e vi sforzate di applicare il pensiero positivo ma faticate a vederne i risultati, la mia riflessione potrebbe tornarvi utile.
La legge di attrazione ci dice che è il nostro pensiero, a fare la differenza.
L’universo crea la nostra realtà conformemente alle vibrazioni del nostro pensiero. Ogni pensiero che emettiamo e lasciamo vibrare fino ad esso. Sia conscio che inconscio.
Entriamo ora nello specifico dell’abbondanza, che molti vedono (limitando e sottovalutando il potere di questo termine) unicamente sotto il punto di vista economico.
Praticate il pensiero positivo ormai da molto tempo e avete pochi risultati?
È possibile che ci siano convinzioni subconsce contro la ricchezza. Purtroppo il denaro viene visto spesso come qualcosa di negativo, pensate solo ai detti “è ricco da far schifo“, “schifosamente ricco“, “col lavoro onesto è impossibile diventare ricchi“, per fare qualche esempio.
Poi ci sono credenze collettive del tipo “se fossi ricco mi ruberebbero tutto quello che ho” oppure “se divento ricco la gente mi amerà solo per i miei soldi“. O vogliamo parlare dei vincoli religiosi alla povertà che ci imporrebbero di abbandonare ogni bene terreno?
Nel nostro subconscio c’è una vagonata di questi pensieri, programmi e convinzioni bloccanti stipata da qualche parte e, siccome lui funziona autonomamente e molto più velocemente di noi, invia all’universo queste vibrazioni ancor prima che noi possiamo finire di esternare il nostro bel pensiero positivo di richiesta.
Un lavoro di pulizia di tutte queste credenze errate ci porta a riconoscere il denaro per quello che è. Energia che ci permette di scegliere, energia che ci dona libertà e riconoscendo tutto questo ci permettiamo di lasciarlo fluire liberamente nella nostra vita.
Anche l’attaccamento a quel poco che abbiamo, crea un blocco per quello che vorremmo. Mancare di generosità è come affermate che non c’è abbastanza, che se diamo via quello non ce ne arriverà altro. E naturalmente, affermandolo, lo creiamo.
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