Cos’è il ThetaHealing? O, per citare una domanda che mi viene rivolta molto spesso, “cos’è quella strana cosa che fai?”
Possiamo iniziare con il significato di questo termine, che è composto da due parole: “Theta” e “Healing”.
“Healing” è un termine inglese che vuol dire “guarigione”. Questo termine viene usato nel senso più ampio del suo significato, e ci suggerisce non solo la vera e propria guarigione da disturbi fisici, siano essi più o meno seri, ma anche la guarigione o risoluzione di disagi spirituali o di situazioni che ci creano difficoltà o malessere nella nostra vita quotidiana.
Il termine “Theta” deriva invece dalle onde cerebrali che vengono emesse dal nostro cervello durante la pratica di questa tecnica. Le onde cerebrali theta, per l’appunto. Queste sono le onde che trasmette il nostro cervello durante la fase REM (Rapid Eye Movement) del sonno (in pratica quando stiamo sognando) e sono il ponte che unisce la nostra mente conscia con il nostro “io” più profondo.
Quindi cos’è il ThetaHealing?
Il ThetaHealing è innanzitutto una filosofia di vita che ha lo scopo di avvicinarci all’energia della creazione universale.
Questo viene fatto attraverso un particolare metodo di meditazione, che porta il nostro cervello in “stato theta” senza però farci scivolare nel sonno, e rimanendo quindi completamente presenti a noi stessi. In questo stato ci è possibile “comunicare” con il nostro “io” più profondo, il nostro subconscio, dove si trova la nostra più profonda saggezza. Questo è anche il posto in cui abbiamo “archiviato” tutte le credenze che creano il nostro sistema di convinzioni e le memorie di tutti i traumi che hanno costruito, fra queste credenze, le più limitanti. Con la meditazione ThetaHealing raggiungiamo un “luogo” in cui la nostra saggezza più profonda si congiunge alla Saggezza Universale e, in questa unione, possiamo co-creare auto-guarigioni e cambiamenti istantanei nella nostra vita.
Il ThetaHealing ci insegna il modo di ritrovare la scintilla divina che c’è in ogni uno di noi e che nel tempo abbiamo dimenticato di possedere.