Benché la Filosofia del ThetaHealing sia recente (nata nell’ultima decade del 20° secolo) essa trova fondamenta in tempi remoti, fino al 400 avanti cristo. Forse anche oltre.
Per quanto possa sembrare strano la filosofia del ThetaHealing trova molti punti comuni con il pensiero di vari filosofi antichi. Primo fra questi è Platone, vissuto appunto intorno al 400 a.c.
Il filosofo greco, nel Simposio, discute alcuni punti fondamentali della vita e trae conclusioni molto simili agli insegnamenti previsti dalla filosofia del ThetaHealing, o che si sono poi evolute in concetti fondamentali per questa tecnica.
Andiamo ad analizzarne alcuni.
Punto primo: La dualità del tutto.
All’inizio del Simposio viene sottolineato come tutto abbia due aspetti, mortale e divino. Questo dualismo si riflette anche sul mondo in generale, e Platone afferma che esistano due mondi: Divenire ed Essere; fisico ed ideale, percepibile e trascendente.
Ora ben sappiamo che il concetto di dualismo si è fermamente inserito in TUTTE le religioni e discipline olistiche. Questo elemento è presente anche nella filosofia del ThetaHealing. Nello specifico il concetto di Divenire ed Essere si è evoluto in quello che per noi è il concetto dei SETTE PIANI DI ESISTENZA.
Per comprendere questo è necessario andare ad approfondire i significati di questi due termini.
Il Divenire è il mondo fisico e percepibile.
Tutto ciò che fa parte di questa dimensione è qui per rappresentare qualcosa e permettere alle entità che fanno parte dell’Essere di interagire tra loro.
Con l’aumentare delle conoscenze il concetto di Divenire si è andato ad espandere, individuando al suo interno quelli che sono i primi tre piani dell’esistenza:
- Il primo piano comprende tutto ciò che è inorganico: minerali, cristalli, terriccio, rocce ecc. Tutti gli elementi presenti sulla tavola periodica PRIMA che si combinino in composti a base di carbonio (diventando quindi composti organici)
- Il secondo piano è costituito da questi composti organici. Ne fanno parte vitamine, piante ed alberi, e tutte le forme di vita che NON si basano sulle catene proteiche.
- Il terzo piano, invece, è composto da tutte le forme di vita basate sulle proteine, quali gli animali.
Come vedremo più avanti, in parte siamo noi a crearlo, per interagire, sperimentare, e fare determinate esperienze altrimenti impossibili.
L’Essere è invece il mondo etereo, ideale, non percepibile e trascendente.
E’ una dimensione immutabile, che però può generare cambiamenti percepibili qui, nel Divenire. E’ il mondo degli spiriti, delle anime, delle energie sottili…
Andiamo a vedere come, nella filosofia del ThetaHealing, si sia evoluto il concetto dell’Essere, diventando quelli che per noi sono gli altri quattro piani dell’esistenza:
- Al quarto piano risiedono gli spiriti. È il posto da dove vengono le nostre anime, dove tornano dopo la morte, e dove i nostri antenati restano in attesa. È come una scuola per le creature non ancora ascese al quinto piano.
- Il quinto piano è la zona delle creature divine e semi-divine. È il piano dove risiedono gli spiriti dei maestri ascesi, come Cristo o Budda.
- Il sesto piano è quello delle leggi che creano l’esoscheletro di tutto l’universo. Ne fanno parte ad esempio la famosa legge dell’Attrazione, ma anche la legge del Tempo, o quella del libero arbitrio.
- Il settimo piano è dove risiede l’energia creatrice di tutto ciò che è, ed è l’energia utilizzata dai thetahealers.
Punto secondo: L’uomo risiede a metà tra essere e divenire.
Secondo il filosofo greco, l’essere umano risiede a metà tra i due mondi, ed è per questo capace di interagire con entrambi.
Come abbiamo potuto vedere nella piccola digressione sui sette piani d’esistenza avvenuta poco fa anche per la filosofia del ThetaHealing l’uomo risiede a cavallo tra le due dimensioni, trovandosi per la precisione in parte sul terzo piano, col corpo fisico, ed in parte sul quarto, con lo spirito.
Grazie a questa interconnessione che creiamo tra i due mondi, secondo Platone saremmo in grado di interfacciarci ed interagire con entrambi.
L’interazione umana col Divenire è innegabile: abbiamo tutti modo di provare la reale esistenza di ciò che ci circonda semplicemente attraverso i nostri 5 sensi.
Dimostrare l’interazione con l’Essere può essere, invece, un po’ più complesso. Essendo un piano formato da energie sottili ed intangibili, non sempre siamo in grado di accorgercene. Tuttavia, è possibile portare alcuni esempi come il cosiddetto “sesto senso”, attraverso il quale possiamo percepire le cose prima che accadano. Oppure possiamo accorgerci di indizi altrimenti nascosti.
Punto terzo: l’interazione con l’Essere.
Abbiamo visto come, ad esempio con il sesto senso, siamo in grado di percepire informazioni provenienti dall’Essere, ma l’interazione va ben oltre la mera percezione di qualcosa.
Com’è possibile quindi, per noi esseri umani, interagire con i piani d’esistenza più alti?
Ebbene Platone individua, nel corso delle interazioni presenti nel Simposio, un meccanismo interno attraverso il quale l’uomo può farsi strada verso il mondo dell’Essere; un modo di raggiungere un mistico stato di coscienza, che lui chiama “il bene superiore”, attraverso un processo di concentrazione ed introspezione.
Nella filosofia del ThetaHealing (ed anche in tante altre discipline) individuiamo questo processo nella tecnica della meditazione.
Attraverso la meditazione la mente raggiunge uno stato di “connessione” con questi piani superiori dell’esistenza fino a giungere ad una completa simbiosi col settimo piano, che è puro amore incondizionato, e sorgente creazionale di tutto ciò che è.
Lo stesso filosofo greco individua nell’amore il fattore di connessione tra i due mondi, ed un mezzo di creazione non solo fisica ma anche divina e questo, oltre a dare ulteriore conferma della dualità del tutto (quindi anche dell’amore stesso) ci porta ad un ulteriore punto di connessione tra il suo pensiero e la nostra disciplina.
Punto quarto: l’amore in ognuno di noi.
Prima di andare avanti, bisogna però scendere nel dettaglio di cosa intende Platone per “amore”.
Lui ha una visione trascendentale dell’amore, un amore non fisico ma che ricerca la fecondità dell’anima e non dei corpi.
L’amore platonico è un moto dell’animo, un impulso capace di muovere la coscienza verso uno spirito assoluto attuando un processo di “indiamento” come indicato tra l’altro anche nel pensiero di Giordano Bruno secoli dopo.
Platone intende l’amore come una pulsione che spinge l’essere umano alla ricerca del bello inteso a livello interiore.
Dunque l’amore è individuabile nello stesso concetto di “bello”.
Durante una discussione tra Socrate e Diotema all’interno del Simposio, si afferma che la crescita spirituale è “come una scala” si parte dall’amare (cercare) il bello all’interno di una persona, poi di due, fino ad arrivare a riconoscere il bello che è in ognuno di noi, e quindi ad amarlo.
Questo bello presente in tutti noi, questo amore, viene visto come una parte di Dio in ognuno di noi dal filosofo greco, che lo definisce “scintilla divina”.
Il concetto viene ripreso a mani piene dalla filosofia del ThetaHealing, che individua in ognuno di noi una parte dell’energia creatrice di tutto ciò che è presente al settimo piano. Siamo tutti scintille divine, ed è proprio da questo che trae nome questo sito: “sparks of god”.
Per concludere questa sezione dell’articolo, voglio citare direttamente un pezzo del Simposio:
“non si può trovare un miglior aiutante dell’amore, per la natura umana”.
Punto quinto: la trasmissione di informazioni attraverso il contatto.
Ad un certo punto del Simposio c’è una scena dove Agathon crede di poter acquisire la saggezza di Socrate attraverso il contatto fisico.
Questo è, per certi versi, possibile, in quanto ogni cellula comunica attraverso la membrana con quelle che la circondano, ed anche nel contatto fisico tra due o più entità vi è questo scambio di informazioni. Ovviamente non nella misura che sembra ipotizzare Agathon, ma è comunque qualcosa di reale…
Addentriamoci di più nell’argomento, servendoci di alcuni esempi.
- Lo scambio di informazioni al tocco è evidente in situazioni che si presentano spesso nei seminari iniziali del percorso del ThetaHealing, dove gli studenti faticano a seguire la meditazione e di conseguenza innalzare la propria vibrazione, essendo per loro un’esperienza nuova. In quel caso, se necessario, l’insegnante entra in contatto fisico con lo studente, solitamente poggiando le mani sulle sue spalle, e condivide con lui il suo stato di innalzata coscienza e vibrazione, “il bene superiore” che nella filosofia del ThetaHealing viene chiamato “essere in theta” in quanto, durante quelle meditazioni, il nostro cervello sfrutta le onde theta per connettersi all’energia creatrice di tutto ciò che è, e diventare co-creatori della nostra realtà.
Questo può avvenire anche durante un trattamento con un semplice cliente, piuttosto che con uno studente durante un seminario, solitamente stringendogli la mano. - Esempio di scambio di informazioni tra cellule è anche la condivisione degli inserimenti di alcune convinzioni potenzianti che può avvenire tra chi ha ricevuto un trattamento di ThetaHealing e le persone con cui è più a stretto contatto durante la sua vita, solitamente un coniuge o una persona con cui si condivide il giaciglio.
Per quanto il secondo esempio possa sembrare infinitamente meno credibile del primo,
in realtà essi hanno la stessa validità in quanto, basandoci sul comprovato concetto che la struttura atomica prevede una percentuale infinitesimale di materia all’interno di un atomo mentre il resto è spazio carico dell’energia prodotta dal movimento delle sue parti, possiamo tranquillamente affermare che il “contatto fisico” vero e proprio sia solo un’illusione dei nostri sensi e che, quindi, per trasmettere questa “conoscenza” non sia necessario.
Le informazioni, infatti, viaggiano attraverso l’etere sotto forma di energia vibrazionale, potenzialmente arrivando ovunque ed all’istante, rendendo quindi possibili trattamenti ed insegnamenti di ThetaHealing anche a distanza, senza influenzarne l’efficacia.
Come possiamo vedere ci sono diversi punti di incontro tra il pensiero del filosofo Platone e la filosofia del ThetaHealing, e probabilmente ne ho anche dimenticati alcuni.
Se sei stato colpito, o anche solo incuriosito da tutto quello che hai appena scoperto sulla filosofia del ThetaHealing, e desideri saperne di più, puoi trovare altri articoli interessanti sempre qui, su questo sito, oppure puoi contattare direttamente l’insegnante Gabriella Olivieri tramite uno dei recapiti presenti sulla pagina dei contatti e chiederle maggiori informazioni.
Se invece sei tra i più temerari, e sei pronto a metterti in gioco, prenota direttamente un trattamento, o il tuo posto al prossimo seminario!
Grazie dell’attenzione dedicatami, ed alla prossima,
Victor Zamagni